Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Regia Tommaso Santambrogio
Soggetto e sceneggiatura Tommaso Santambrogio
Fotografia Lorenzo Casadio Vannucci
Scenografia Alexis Álvarez Armas
Costumi Anisleidys Boza
Suono in presa diretta Victor Jaramillo
Sound Design Tommaso Barbaro
con Alexander Diego, Edith Ybarra Clara, Frank Ernesto Lam, Alain Alain Alfonso González, Milagros Llanes Martínez, Lola Amores, Jhon Steven Baldriche, Osvaldo Doimeadiós, Joel Casanova
Note di Regia
“A CUBA LE STAZIONI E GLI AEROPORTI SONO I VERI CIMITERI”
La prima volta che sono stato a Cuba avevo otto anni. Mi ricordo che, mentre mi avvicinavo ai controlli dell’aeroporto, assistetti a un abbraccio disperato e inseparabile – con profondi singhiozzi e lacrime – tra un padre e una figlia, la quale evidentemente aveva trovato il modo di lasciare l’isola e non ci avrebbe fatto più ritorno. Era un addio, una separazione, struggente e ingiusta quanto terribilmente quotidiana e comune nella società cubana, che oggi sta attraversando la più grave crisi migratoria della sua storia (quasi l’8% della popolazione ha lasciato il paese solo nell’ultimo anno e mezzo e il flusso è in costante crescita).
Los Océanos Son Los Verdaderos Continentes (Gli oceani sono i veri continenti) deve la sua origine a questa immagine, a questo momento che si è sedimentato nella mia memoria per poi entrare in relazione con la realtà cubana contemporanea e la mia ricerca artistica; è un film che verte sulla tematica della separazione, raccontata e affrontata tramite tre prospettive temporali differenti (passato, presente e futuro) sineddoticamente rese attraverso le tre narrazioni principali.
Il film è estremamente legato ai luoghi e ai personaggi, veri e propri pilastri di un universo immaginifico a cui ho dato forma dialogando costantemente con la realtà e con la memoria (individuale e collettiva) cubana. Il metodo utilizzato per la sua ideazione è stato di ricerca antropologico-storica; ho passato diversi anni a osservare e interagire con le persone del luogo, ad ascoltare le loro storie, capire come elaboravano eventi e traumi nella loro vita, come si approcciavano al “lutto” determinato dalla separazione dalle persone più care.
Festival
– PRESENTATO NELLA SEZIONE ‘FREESTYLE’ ALLA XVIII FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2023).
Trailer