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Trama
Napoli, città di cultura e creatività, ma anche di caos e di abbandono criminale. Con il suo sguardo di straniera appassionata della città, in quasi due anni di frequentazione, Trudie Styler ha raccolto la sfida di un documentario in grado di narrare i contrasti della bellezza e del dolore, della luce e dell’oscurità di una città unica al mondo. Lasciando che sia la gente di Napoli a raccontare la propria storia, rivela una città di generosità e crudeltà, una città di luci e ombre. Con interviste a don Antonio Loffredo, parroco ribelle e illuminato del quartiere Sanità, l’attore Francesco Di Leva fondatore del Teatro NEST a San Giovanni a Teduccio, lo scrittore Roberto Saviano, l’artista Jorit, la canzone originale Neapolis di Clementino, ma anche le “forti guerriere” che combattono per le donne, i castagnari, Antonio, veterano delle Quattro Giornate di Napoli durante la seconda guerra mondiale.
titolo originale: Posso entrare? An ode to Naples
regia di: Trudie Styler
cast: Don Antonio Loffredo, Francesco Di Leva, Roberto Saviano, Jorit
fotografia: Dante Spinotti
montaggio: Walter Fasano
musica: Nathalie Tanner, Clementino
produttore: Luciano Stella, Maria Carolina Terzi, Lorenza Stella, Carlo Stella
produzione: Big Sur, Mad Entertainment, Rai Cinema, Luce Cinecittà
distribuzione: Luce Cinecittà [Italia]
vendite estere: Rai Cinema International Distribution [Italia]
paese: Italia
anno: 2023
durata: 107′
formato: colore
premi e festival:
Dublin International Film Festival 2024: Official Selection
Festa del Cinema di Roma 2023: Proiezioni Speciali
Note di Regia
In quanto regista di origine britannica ma residente in America, sono la definizione di outsider. Ho una casa in Italia da due decenni, ma come vi dirà ogni napoletano, la Toscana non è Napoli. Sophia Loren l’ha detto meglio: non sono italiana, sono napoletana. Napoli è una cultura a sé. Quello che i miei occhi hanno da offrire a Napoli è estrema meraviglia, estrema curiosità. Occhi freschi che possono guardare la città con dettaglio e compassione. Napoli è sopravvissuta per 3000 anni. Non è affatto una nuova realtà da raccontare, ma ne è una assolutamente straordinaria».
Trailer