Giovanni Stella, giovane e prolifico artista della camera e della macchina da presa -, debutta con la sua prima monografica per restituirci, attraverso il suo obiettivo, uno sguardo diverso, che va oltre la superficie, un’immagine onirica della città. Un sapore immaginifico rafforzato dalle stampe in bianco e nero e che si ritrova in ogni fotografia. Sono 81 gli scatti in mostra, tutti analogici senza alcun passaggio digitale, stampate a mano nel laboratorio Corsetti di Roma. Perché ogni scatto è un frammento di senso, un gesto estetico e narrativo che ci conduce attraverso la trama caotica, tenera, struggente e ribelle di L’Avana. Il fotografo non documenta semplicemente: interpreta, trasforma e racconta tutto ciò che attrae la sua attenzione.
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